Come nasce una Criptovaluta: Guida per Principianti

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Come nasce una Criptovaluta: Guida per Principianti
Negli ultimi anni il termine criptovaluta è entrato nel linguaggio comune. Tuttavia, se tutti oggi sanno cosa sono le criptovalute, ancora in tanti a non conoscono il meccanismo tramite cui esse nascono e vengono immesse sul mercato.

Di seguito verrà illustrato brevemente quali sono i passaggi fondamentali per la nascita di una moneta virtuale.

Creare una criptovaluta


Anche se le criptovalute non presentano un corso legale e quindi la loro accettazione come metodo di pagamento avviene solo su base volontaria, il loro successo è tale che sono sempre più numerose. A partire dalla nascita del Bitcoin, infatti, le monete virtuali sono diventate molto più comuni di quello che si possa immaginare e alcune hanno raggiunto anche una certa notorietà e valore.

Ma come nasce una criptovaluta? O meglio, come si fa a crearla dal nulla e a immetterla nel mercato? La risposta è meno complessa di quanto si possa immaginare: il problema, infatti, non è tanto la realizzazione di una nuova moneta virtuale quanto proprio la sua immissione sul mercato, che permetterà di darle valore.

Per poter procedere al conio di una moneta virtuale ossia, come si dice in linguaggio tecnico, per minare una criptovaluta, è necessario avere una certa padronanza nel settore della programmazione e competenza nel sistema informatico che si intende utilizzare, sia esso Mac OS, Windows o Linux.

Se l'inventore del Bitcoin ha dovuto creare tutto dal nulla e proprio per questo è considerato un genio dell'informatica e del mercato finanziario, oggi dare vita a una nuova moneta virtuale è relativamente più semplice perché si può partire da un codice sorgente già esistente ed effettuare delle modifiche.

Si potrà pertanto scegliere di modificare proprio il codice di Bitcoin oppure quello del Litecoin o quelli di altre monete virtuali per creare dei token, ossia particolari monete di cui si parlerà in seguito.

Dopo aver clonato il codice sorgente e averlo copiato sul proprio desktop, il passaggio successivo sarà quello di creare una fork, ossia una modifica al codice originale che permetterà di apportare variazioni alla moneta, creandone in tal modo una nuova.

Le fork in realtà nascono come strumento per modificare una moneta già in corso d'uso ma in realtà si sono svelate come il modo più semplice per dare vita a nuove valute virtuali con caratteristiche completamente diverse da quelle dalle quali sono derivate. Questa differenziazione avviene grazie alla generazione di una nuova blockchain.

Definire le caratteristiche


Come ogni progetto che si rispetti, anche quello di creazione delle criptovalute deve per prima cosa prendere in considerazione una serie di aspetti. Il primo è quello di definire quali dovranno essere le caratteristiche della nuova moneta virtuale.

Per prima cosa, quindi, si dovrà prevedere un nome che permetterà di distinguerle dalle altre, nonché una sigla di tre lettere che permetterà di riconoscerla all'interno dei mercati monetari. Qui, infatti, tutte le valute virtuali e non vengono definite da una sigla a tre lettere maiuscole.

La definizione della moneta avviene effettuando una variazione del codice sorgente, all'interno del quale dovrà essere sostituito il nome della nuova moneta con quello della vecchia, oltre a dover cambiare una serie di libreries e directories che permetteranno alla moneta di disporre di caratteristiche precise.

La blockchain


Una moneta virtuale così creata non ha alcun valore se non viene immessa sul mercato: questo passaggio avviene tramite un procedimento ben preciso che vede l'utilizzo di una blockchain, ossia una serie di tecnologie strutturate proprio come una catena di blocchi all'interno dei quali sono registrate informazioni specifiche relative alle transazioni.

Le blockchain crescono con l'aumentare del numero di transazioni, per cui rappresentano degli elementi in continua espansione in cui si alternano blocchi e nodi.

Ogni blocco presenta delle informazioni specifiche, tra cui quelle che permettono il collegamento al blocco precedente e la marcatura temporale, ossia un documento informatico che riporta giorno e orario in cui vengono registrate eventuali variazioni.

Bisogna sapere che esistono diversi tipi di blockchain, che si differenziano a seconda delle possibilità che offrono: in particolare, si distinguono quelle permissionless da quelle permissioned.

Le prime, cioè quelle che non necessitano di autorizzazione, permettono a tutti di partecipare alla validazione delle transizioni e, quindi, alla realizzazione di blocchi e nodi della rete. Le blockchain permissioned, invece, non sono accessibili a tutti in quanto è necessario avere un'autorizzazione per effettuare determinate operazioni.

Il mining di criptovalute


Una volta che la criptovaluta viene progettata e creata e viene realizzata la blockchain il suo percorso verso il mercato non si è ancora concluso. Manca infatti il passaggio finale, ossia quello di mining, di estrazione.

Il Miner, l'estrattore di monete virtuali, può essere accomunato al conio delle monete classiche. Il processo di estrazione delle criptovalute è fondamentale per poter poi utilizzare questa moneta che, come già detto, si avvale della continua crescita dei blocchi della blockchain.

Ogni catena però, prima di poter crescere, dovrà essere verificata, ossia si dovrà validare il blocco che funge da collegamento con quelli precedentemente controllati e verificati e i successivi. La validazione dei blocchi avviene tramite programmi e algoritmi specifici al termine dei quali si avrà la creazione di nuove criptovalute.

Uno degli aspetti più interessanti del Mining è che per le monete di nuova progettazione rappresenta un'attività relativamente semplice, che può essere condotta con processori di potenza media, ossia con computer normali.

Con il procedere delle estrazioni, tenendo conto che la maggior parte delle criptovalute oggi progettate ha un tetto massimo di emissione, i calcoli necessari per procedere alle estrazioni si fanno più complessi.

Per questo motivo non si potrà più contare su computer singoli ma sarà necessaria la potenza di reti di calcolo. Al termine delle nuove estrazioni, il rilascio di criptovalute sarà suddiviso tra gli appartenenti alla rete tenendo conto del loro contributo, ossia della potenza di calcolo fornita per quella specifica estrazione.

Moneta o token?


Nella definizione di criptovalute oggi rientrano sia le monete virtuali sia i token. Si tratta di due tipologie di valute differenti, sia per le modalità di progettazione ed estrazione sia per gli utilizzi nei mercati.

La differenza tra le monete virtuali e i token sta nella blockchain: le criptovalute classiche, ossia le monete, presentano infatti una blockchain proprietaria o nativa mentre i token no.

Questo significa che una moneta virtuale è più complessa da creare in quanto necessita di una programmazione specifica, che permetterà di realizzare una nuova catena a blocchi, che parta dal primo blocco per poi svilupparsi nel tempo.

Viceversa, nella realizzazione di un token non è necessario partire da una blockchain nativa in quanto questo tipo di criptovaluta si basa sulla modifica di una rete pre-esistente.

Si può facilmente comprendere che i token sono più semplici da realizzare in quanto richiedono competenze minori nel settore della programmazione. Anche per quanto riguarda i tempi, va sottolineato che la realizzazione di un token è più veloce.

Proprio in considerazione di queste differenze è necessario per prima cosa definire quali siano le proprie esigenze, ossia quale l'utilizzo che si vorrà fare della criptovaluta una volta realizzata.

La scelta tra token e criptovaluta moneta, infatti, non solo influisce sui tempi di realizzazione ma naturalmente anche sui costi. Dover realizzare una blockchain ex-novo significa infatti dover investire una quantità maggiore di risorse economiche, umane e tempo.

La scelta tra la realizzazione di un token o di una moneta non deve essere fatta solo in relazione ai costi o alla difficoltà nella progettazione e realizzazione, ma soprattutto tenendo conto degli usi che si dovranno fare. I token, infatti, vengono utilizzati soprattutto per pagamenti all'interno di progetti specifici per cui essi vengono creati e non come moneta assoluta per pagamenti nei vari mercati.

Per concludere


Quando si parla di creazione di criptovalute è necessario distinguere tra la realizzazione di monete virtuali o di token, due differenti espressioni di quelle che sono le criptomonete.

La realizzazione di monete virtuali strettamente dette, come ad esempio i Bitcoin, avviene tramite un processo complesso di progettazione e realizzazione di una blockchain, ossia una catena caratterizzata dalla presenza di blocchi e nodi all'interno dei quali sono contenute le informazioni specifiche relative alla moneta, al suo utilizzo e alle date e orari in cui vengono realizzate le differenti transazioni.

Per progettare una nuova blockchain è necessario investire soldi, tempo e risorse specializzate in progettazione informatica e crittografia.

Per quanto riguarda i token, invece, si tratta di prodotti di più semplice realizzazione in quanto vengono creati a partire da blockchain precedenti. Oggi i token più comuni vengono progettati sulle blockchain di Ethereum o di Binance Smart e vengono indicati rispettivamente come token ERC-20 oppure BEP-20.

Naturalmente, ogni token potrà poi essere personalizzato utilizzando smart contract individuali che permetteranno di dare a ogni token una propria caratterizzazione.